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"Sul silenzio", la prima lettera pastorale del Vescovo Domenico
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LIBRETTO E TESTI DELLA VIA CRUCIS

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Adoramus te, Christe (F. Rosselli, XVI sec.)

Coro: Adorámus te, Christe, et benedícimus tibi,
quia per sanctam crucem tuam redemísti mundum.
Qui passus es pro nobis,
Dómine, miserére nobis.

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo,
perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Per la tua passione,
Signore, abbi pietà di noi.


I stazione
Gesù in agonia nell’Orto degli ulivi

Porta la croce un volontario della Caritas

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Luca
Uscì e andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione». Poi si allontanò da loro circa un tiro di sasso, cadde in ginocchio e pregava dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo. Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione» (Lc 19,39-46).

“Ascoltiamo l’angelo della consolazione”

Che ci fa un angelo tra questi ulivi genuflessi?
- vi chiederete -
sono sceso per consolare il figlio di Dio, genuflesso pure lui!
È qui tutto solo, in lotta con sé stesso
e sta innaffiando del suo rosso sudore questo giardino.

Ma vi assicuro che mentre Pietro e gli altri apostoli dormono
il padre celeste è con lui in questa lotta.
Ricordate?
In tutto ciò che faceva non desiderava altro
che compiere la volontà di Dio padre!
“Che nessuno sia perduto”
“Che tutti siano consolati, guariti, amati, salvati”
È questo che il padre e il figlio desiderano.
Ed è questo quello che ha sempre compiuto:
“Che nessuno sia perduto”
“Che tutti siano consolati, guariti, amati, salvati”

Preghiamo
Signore Gesù
genuflesso tra gli ulivi immortali del Getsemani,
consolato da un angelo,
hai lottato per salvarci fino alla morte.
Ti affidiamo tutti coloro che lottano per la pace.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Amen



II stazione
Gesù tradito da Giuda e abbandonato dai suoi

Porta la croce una donna dell'Ucraina

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mentre Gesù ancora parlava, ecco giungere una folla; colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, li precedeva e si avvicinò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell’uomo?». Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?». E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio destro. (Lc 22, 47-50) Gesù gli disse: «Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno». Allora tutti i discepoli lo abbandonarono e fuggirono. (Mt 26, 52. 56)

“Ascoltiamo Giuda, il traditore”

“Ma cosa ti è saltato in mente? - vi domanderete -:
Perché hai tradito Gesù?!! Con un bacio?”

Perché ho tradito Gesù? … io?
Io! mi sono sentito tradito … e voi?
voi mi avete impiccato, sì, voi
voi con il vostro giudizio superbo, violento!

Quella notte io mi sono sentito tradito …
Era lui che doveva salvare Israele, lui che poteva restaurare il regno ….
Come quello del glorioso re Davide ...
e invece: pace, dialogo, mitezza, beati i poveri, Dio è padre di tutti, anche dei peccatori e soprattutto … amore …. amore a tutti i costi,
fino alla follia: amore ai nemici.
Per me è impossibile un regno di pace amando i nemici.


E poi sulla croce ha perdonato tutti, no? E ha perdonato anche me!
E adesso? Cosa faccio? Dove Vado?
Adesso che ha perdonato uno come me … cosa faccio? dove vado?

Preghiamo
Signore Gesù
hai accolto anche chi ti tradisce
e non hai opposto resistenza a chi ti ha arrestato.
Ti affidiamo tutti coloro che costruiscono la pace
e rispondono al male con il bene.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli

Amen



III stazione
Gesù è condannato dal Sinedrio

Porta la croce una coppia di fidanzati

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo Secondo Matteo
I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una falsa testimonianza contro Gesù, per metterlo a morte; ma non la trovarono, sebbene si fossero presentati molti falsi testimoni. [Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: «Costui ha dichiarato: “Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni”». Il sommo sacerdote si alzò e gli disse: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». Ma Gesù taceva.] Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, di dirci se sei tu il Cristo, il Figlio di Dio». «Tu l’hai detto – gli rispose Gesù –; anzi io vi dico:
d’ora innanzi vedrete il Figlio dell’uomo
seduto alla destra della Potenza
e venire sulle nubi del cielo
».
Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». E quelli risposero: «È reo di morte!». (Matteo 26,59-65)

“Ascoltiamo il Sommo Sacerdote Caifa”

“Tu l’hai detto” avete sentito?
Lui si è proclamato “il figlio del Dio vivente”
-si è condannato da solo! capite? Non abbiamo bisogno di testimoni-
In quanto sommo sacerdote
ho la responsabilità di tutta la comunità di Gerusalemme!
Tutti voi volete la pace, no?
Allora si deve chiudere con il falso messia, il bestemmiatore.
Anch’io voglio la pace… gli agitatori di folle portano solo guai.
Sapete meglio di me quanto i romani non hanno mezze misure.

Se non vogliamo perire tutti, meglio che muoia uno solo.

Preghiamo
Signore Gesù
che sei stato condannato ingiustamente.
Ti affidiamo tutti coloro che credono
che la pace si ottiene più con la mitezza
che con la rivendicazione.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Amen



IV stazione
Gesù è rinnegato da Pietro

Porta la croce una persona diversamente abile accompagnata da una sorella dell'UNITALSI

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Marco
Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una delle giovani serve del sommo sacerdote e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo guardò in faccia e gli disse: «Anche tu eri con il Nazareno, con Gesù». Ma egli negò dicendo: «Non so e non capisco che cosa dici». E subito, per la seconda volta un gallo cantò. E Pietro si ricordò della parola che Gesù gli aveva detto: «Prima che due volte il gallo canti, tre volte mi rinnegherai». E scoppiò in pianto. (Mc 14, 66-68.72)

“Ascoltiamo l’apostolo Simon Pietro”

Ho ancora vivo il ricordo di Gesù,
un uomo, un profeta un re,
così deciso, risoluto in cammino verso Gerusalemme!
“È giunto il momento” - dicevamo tra noi apostoli.
“Il regno è molto di più che vicino!
È arrivato il momento di rimetterlo in piedi”.
Ero entusiasta, e mi tenevo stretta l’elsa della spada.

Invece!? Arrivati a Gerusalemme:
Lui entra da re e muore da farabutto: che delusione!

Tutto è iniziato così: “Non ti chiamerò più Simone” - mi disse –
da quel giorno ero il “Pescatore di uomini”, di nome Pietro.
sapeva quanto ero testardo…

E tutto è finito con il mio tradimento:
“non conosco quell’uomo, non l’ho mai visto, non so di chi parlate!”
Tutti quegli anni insieme e non ci eravamo mai capiti: lui parlava del regno dei cieli, noi pensavamo al regno di Davide.
Mi sono servite le lacrime,
per lavarmi gli occhi e vedere
… vedere che lui non ha aveva mai rivendicato nulla, lui è sempre stato disposto a perdere, a fallire… io no!

Era convinto che la pace non si ottiene con una vittoria,
per lui non ci sono vincitori e vinti.

Lui è disposto a perdere, a fallire … per la pace

Preghiamo
Signore Gesù
disposto a perdere per non perdere nessuno
sostieni coloro che costruiscono la pace
anche a prezzo di un fallimento!
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen



V stazione
Gesù è giudicato da Pilato

Porta la croce una coppia di sposi dello Sri Lanka

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Marco
Pilato disse loro di nuovo: «Che cosa volete dunque che io faccia di quello che voi chiamate il re dei Giudei?». Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!». Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Ma essi gridarono più forte: «Crocifiggilo!». Pilato, volendo dar soddisfazione alla folla, rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso. (Mc 15,12-15)

“Ascoltiamo il prefetto della Giudea, Ponzio Pilato”

Durante il suo regno, Tiberio Cesare
mi ha nominato prefetto della Giudea
terra tumultuosa, indesiderabile, maledetta.

Quello di Gesù, non fu il solito processo… veloce, sbrigativo…
Uno che ti dice: “il mio regno non è di questo mondo”.
Secondo voi è normale?
Lo pensavo un pazzo idealista,
uno dei soliti visionari partorito da questo popolo ribelle.
Eppure comprendeva benissimo le mie parole,
e quello che mi dava più fastidio era il suo silenzio.

Sapevo che era innocente,
anche mia moglie Claudia lo riteneva un santo,
ma cosa ne sa mia moglie di come si governa un popolo ribelle…
non capivo come poteva essere così pericoloso da meritare la morte.
- Ma che cos’è la verità? -
Pensate: una settimana prima gridavano “osanna al figlio di Davide”
e una settimana dopo: “Crocifiggilo! Crocifiggilo!”,
- Ma che cos’è la verità? -
la folla aveva deciso e non avevo molta scelta…
Non volevo fastidi,
e la pace si ottiene anche a sacrificio di qualche innocente.
- che cosa è la verità?

Preghiamo
Signore Gesù
innocente sottoposto a processo,
sostieni tutti i testimoni della pace
anche se accusati ingiustamente.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen



VI stazione
Gesù è flagellato e coronato di spine

Porta la croce un insegnante

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Marco
Pilato dopo aver fatto flagellare Gesù lo consegnò perché fosse crocifisso. Allora i soldati lo vestirono di porpora, intrecciarono una corona di spine e gliela misero attorno al capo. Poi presero a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!». E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano davanti a lui. (Mc 15, 15. 17-19)

“Ascoltiamo un soldato romano”

Sì, ho colpito Gesù a colpi di flagello, e allora?
sono un soldato, eseguo gli ordini.
Sono pagato per questo.

Poi ci si abitua, anzi dopo un po’ ci provi puro gusto…
ci è stato detto che era un re
e lo abbiamo coronato:
un mantello di porpora, una corona di spine,
e il gioco è fatto.
Forse abbiamo esagerato un po’,
ma tra noi soldati tutto è esagerato, tutto è estremo.

Quando mi arruolai nel fondo del cuore c’era ancora un briciolo di pietà,
poi ti passa, la pietà al fronte non te la puoi permettere…

Ma voi non potete capire…
Voi state seduti sulle poltrone a giudicare chi è al fronte…
Siamo noi che vi proteggiamo,
noi che facciamo il lavoro sporco per voi…
noi eseguiamo gli ordini…
per assicurarvi la pace.

Preghiamo
Signore Gesù
che hai avuto pietà dei peccatori,
sostieni coloro che con coraggio affrontano conflitti,
cercando ad ogni costo vie di riconciliazione e di pace.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Amen



VII stazione
Gesù è caricato della Croce

Porta la croce un giovane scout

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Marco
Dopo essersi fatti beffe di Gesù, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo (Mc 15, 20)

Popule meus (M. Sawa, 1937-2005)

Pópule meus, quid feci tibi?
Aut in quo contristávi te? Respónde mihi.
Quia edúxi te de terra Ægypti:
parásti crucem salvatóri tuo. Hagios o Theos. Sanctus Deus. Hagios iskyros. Sanctus fortis. Hagios athanatos, eleison hymas.
Pópule meus, quid feci tibi?
Aut in quo contristávi te? Respónde mihi.

Popolo mio che cosa ti ho fatto?
In che modo ti ho rattristato? Rispondimi.
Ti ho liberato dall’Egitto
e tu prepari la croce per il tuo salvatore.
Dio, Santo, forte e immortale, abbi pietà di noi.



“Ascoltiamo l’artigiano che ha costruito la croce”

Quante croci hanno costruito queste mani
Nemmeno lo ricordo…
Mi hanno commissionato spade, lance, pugnali, frecce, asce.
Ma non è mai stato un mio problema sapere
chi le usava, dove e come le usava.
Non importa se lavori per due popoli che si combattono,
l’importante è vendere agli uni e agli altri, è il mio lavoro e basta.
Servono per difendersi? servono per uccidere?
che importa? Non è affar mio
È sempre stato solo lavoro…
guardate poi, quanti operai mi danno una mano,
quante famiglie sfamo!
Vendere armi è redditizio e sei sempre protetto.

E la pace? mi chiederete?
La pace … ehm
la pace è sempre un problema per me.
Se arriva la pace, non guadagno più.

Preghiamo
Signore Gesù
che porti il dolore del mondo,
sostieni coloro che difendono la pace
denunciando i compromessi delle politiche senza scrupoli.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Amen



VIII stazione
Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la Croce

Porta la croce un'operatrice socio sanitaria

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.

Dal vangelo secondo Luca
Mentre i soldati lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù. (Lc 23, 26)

“Ascoltiamo Simone di Cirene”

“Io non c’entro nulla!
Lasciatemi tornare dai miei figli” … – gridavo –
Non sono di Gerusalemme, provengo dalla Grecia
ma con i soldati romani non si discute
e mi costrinsero a portare quel patibolo.
“non sarà mica che poi mi giustizierete con questi malfattori?”
Ma io non avevo appeso al collo il motivo della condanna…
Gli offrii la spalla, le braccia, la schiena
era impossibile essere indifferenti a tutto quel sangue impastato di terra.
Il peso di quella croce era il peso del mondo.
E mentre si avanzava non riuscivo a distogliere gli occhi da lui.
Il suo sguardo era intenso, penetrante.
Non capivo se ero io ad aiutarlo
o lui a sostenere me a portare quel fardello maledetto.

Raccontai tutto ai miei giovani figli, Alessandro e Rufo,
certe cose non solo non si dimenticano,
ma devono essere ricordate per sempre!
Tutti prima o poi,
saremo costretti a portare una croce.

Preghiamo
Signore Gesù
che ti sei lasciato aiutare dal Cireneo a portare la croce,
sostieni coloro che portano il peso di ogni cammino di pace.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Amen



IX stazione
Gesù incontra le donne di Gerusalemme

Porta la croce una coppia di sposi che ha perso un figlio

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Luca
Seguiva Gesù una grande moltitudine di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli». (Lc 23, 27-28)

“Ascoltiamo una delle donne, Veronica”

Lacrime calde, lacrime amare, lacrime doloranti,
lacrime di donna!
Dio solo sa quante ne abbiamo versate.
Ma come si può scatenare
una violenza così folle su un povero innocente?
Eravamo amiche, impotenti
tra bruti che si fanno forti contro i deboli, gli indifesi.
Poi ci fu un momento, uno slargo, una pausa,
un tempo breve di pace surreale in quella giungla di violenza
e io ho sfruttato quella pausa, l’ho rubata ai violenti e
sono stata temeraria, lo so, ho rischiato la vita, per cosa?
Ho usato il fazzoletto già gravido di lacrime
e ho tentato l’impossibile
ho asciugato il volto insanguinato del maestro,
che si era accorto di noi e ci invitava a non piangere.
“Non piangete” – ci diceva – “non piangete”.

Mi è rimasto in mano questo fazzoletto
questo volto sfigurato,
la “vera icona” con cui mi avete dato il nome,
un volto insanguinato che mi dice:
“non piangete”
“donne non piangete”.

Preghiamo
Signore Gesù
con il volto sfigurato e sofferente
sostieni chi crede nella pace
senza inseguire il successo e le apparenze.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Amen



X stazione
Gesù è crocifisso

Porta la croce un vigile del fuoco

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Luca
Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno». Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte. Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». (Lc 23, 33-38)

“Ascoltiamo il soldato che ha crocifisso Gesù”

I chiodi delle croci? Li pianto sempre io…
lo chiedono a me, i miei compagni d’armi,
facevo il fabbro e maneggiavo bene il martello!
Mi ci sono abituato: gli schizzi di sangue,
gli strazi e le grida dei condannati poi
si mescolano agli schiamazzi della folla, agli insulti e alle burle.
Con il martello cerco di andare a colpo sicuro, senza aspettare…
il primo colpo, sulla carne, il secondo sul legno…
col tempo ho perfezionato il sistema…

Pensate di essere diversi voi da me?
Pensate che l’assassino sia solo chi preme il grilletto
Quando impugno il martello e il primo chiodo
sento dentro di me la forza di voi tutti, ci siete tutti,
prima o poi tutti puntiamo il dito addosso a un innocente, no?
E pensate che basti la vostra indifferenza
per non essere responsabili di una guerra?

Vorrei un giorno tornare al mio vecchio lavoro…
quante lance si possono trasformare in falci
quante spade in aratri…
ma questo è solo il sogno di qualche profeta.

Preghiamo
Signore Gesù
che hai trasformato l’albero del supplizio
in albero di vita,
sostieni coloro che lavorano per la pace
trasformando gli strumenti della morte in strumenti di vita.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Amen



XI stazione
Gesù promette il Regno al buon ladrone

Porta la croce una coppia di missionari

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Luca
Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero Gesù e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Uno dei malfattori disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi sarai con me nel paradiso». (Lc 23, 33. 42-43)

“Ascoltiamo Disma, conosciuto come il buon ladrone”

“Sarai con me… nel paradiso”.
Parole impossibili alle mie orecchie,
parole scandalose, inaccettabili, ingiuste alle orecchie dei giusti.
Come può un malfattore come me meritare il paradiso?
e chi è costui per averne le chiavi?
Era una promessa la sua? … era una illusione…
Un modo ironico di finire questa vita?
Solo l’autorevolezza di un re può condonare un malfattore,
sì, parlava con la forza di un re,
e la fermezza di un profeta:
“oggi sarai con me nel Paradiso! - sapeva quel che diceva.
Ero spacciato, condannato, ancora pochi minuti e finalmente avrei chiuso con quella sofferenza.
E mai avrei pensato di sperimentare un ultimo sentimento, un’ultima possibilità: sentire che non sono abbandonato a me stesso!
Quando sei nel fango, quando sei nelle tenebre,
quando ti nutri di male, circondato di complici, senza amici,
non puoi contare su nulla e nessuno,
e senti che qualcuno ti considera, senti che per lui sei importante,
allora le cose cambiano
se qualcuno che condivide con te la condanna ti dice:
oggi sarai con me nel Paradiso.

Preghiamo
Signore Gesù
che desideri che ogni uomo sia salvato
sostieni coloro che credono che la pace
comincia con l’accoglienza di tutti
riconoscendo la dignità di ogni uomo e donna
al di là di qualsiasi appartenenza etnica o credo religioso.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Amen


XII stazione
Gesù dona la Madre al discepolo amato

Porta la croce una famiglia con bambini

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. (Gv 19, 25-27)

“Ascoltiamo Giovanni, chiamato il discepolo amato”

Non avrei mai pensato di ricevere un dono così inatteso dal maestro.
Il maestro è umiliato, sul patibolo più atroce… e cosa fa?
Mi dona la madre e dona me a lei…
Cosa posso pensare di ricevere di più prezioso?!
Tutti eravamo conquistati dagli occhi, il cuore, le parole, la dolcezza e la determinazione di sua madre.
E come può questa donna immacolata essere accolta da me?
La mia giovane età era segno di inadeguatezza,
per lui, era possibilità, promessa, profezia!
E lui dalla croce dona,
lui dalla croce, vede, offre, consegna,
la croce non gli ha impedito le ultime istruzioni:
soprattutto non gli impedisce di amare, di donare…
E io sono il discepolo amato, sì
ho sentito il suo cuore, gli ho appoggiato l’orecchio al petto
mentre eravamo a cena … e sentivo quella musica del cuore
e ora vedo, e capisco,
ora vedo perché sono amato.

Preghiamo
Signore Gesù
che hai donato a noi tua madre, e noi a lei,
sostieni coloro che ispirano pace con la sua sapienza
la sua intelligenza e la sua forza spirituale.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Amen



XIII stazione
Gesù muore sulla Croce

Porta la croce un giovane del Ghana

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Marco
Alle tre, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendere». Ma Gesù, dando un forte grido, spirò. Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: «Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!». (Mc 15, 34. 36-37.39)

Ténebræ factæ sunt (M. A. Ingegneri, XVI sec.)

Coro: Ténebræ factæ sunt,
dum crucifixissent Iesum, Iudaei,
et circa horam nonam
exclámavit Iesus voce magna:
«Deus meus, ut quid me dereliquísti?».
Et, inclináto cápite, emísit spíritum.

Calarono le tenebre
quando i Giudei crocifissero Gesù.
E verso l'ora nona
Gesù esclamò a gran voce:
«Mio Dio, perché mi hai abbandonato?».
E, chinato il capo, spirò.


“Ascoltiamo Longino, il soldato”

Non ricordo il numero di quanti ne ho crocifissi, io…

- ma non ho mai visto uno morire così -

Ho sempre eseguito il protocollo come si deve,
sono un soldato, eseguo gli ordini, è il mio dovere
ve l’ho già detto… so bene come si fa… conosco le armi…
poi ci si abitua, diventa routine… il martello, i chiodi, il patibolo.

- ma non ho mai visto uno morire così -

Gli ho trafitto io il costato con la lancia, e allora?
ho terminato la sua sofferenza …
per questo mi avete chiamato Longino!
Ma quella lancia ha trafitto me.

- non ho mai visto uno morire così -

Lui gridava, gridava, sì, ma il suo grido era preghiera,
si rivolgeva a Dio… come se fosse suo figlio.

- non ho mai visto uno morire così –

solo un figlio di Dio può morire così!
solo un figlio di Dio può morire così!

Preghiamo
Signore Gesù
che nella morte hai perdonato tutti,
anche chi ti era nemico,
sostieni chi è disposto a morire per la pace.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Amen



XIV stazione
Il corpo di Gesù è deposto nel sepolcro

Porta la croce un frate carmelitano

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.

Dal vangelo secondo Matteo
Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose nel suo sepolcro nuovo, che si era fatto scavare nella roccia; rotolata poi una grande pietra all’entrata del sepolcro, se ne andò. Lì, sedute di fronte alla tomba, c’erano Maria di Màgdala e l’altra Maria. (Mt 27, 59-61)

“Ascoltiamo Maria di Magdala”

Il mio nome è Maria Maddalena
ma più semplicemente sono "una discepola di Gesù".
Conoscevo la moglie dell'amministratore, un riccone di nome Cuza,
e assieme a un gruppo di donne
siamo riuscite a raccogliere delle risorse
per il sostentamento del maestro, dei nostri viaggi.
Lo scopo era seguirlo, lasciarsi conquistare dalla sua voce,
lasciarsi trasformare dalle sue parole.

Le sue parole...
erano parole consolanti, appassionanti, sferzanti, seducenti e veritiere:
erano parole nuove! parole terapeutiche, salutari!

Io stavo proprio male, ero come assalita dai demoni,
ossessioni, manie, lamenti inutili, depressioni, malessere, un caos!
Sì la mia vita era un caos... lo ammetto...
lui mi ha guarita, ha cacciato dal mio cuore quei fantasmi spietati,
soprattutto ha messo ordine nella mia vita, e lo seguivo… lo seguivo…

Lui ha salvato me, e ora non potevo fare nulla per salvare lui.
Avrei dato il sangue, la vita, qualsiasi cosa per evitargli il peggio.
E di fronte a tanto dolore innocente: l’impotenza
sì l’impotenza, quella sì è insopportabile,
allora ho fatto quello che ho sempre fatto:
seguirlo, accanto a sua madre,
l'ho seguito anche quando lo hanno crocifisso,
l'ho seguito anche quando lo hanno seppellito.

Ho visto con i miei occhi quella ruota di pietra, gigante
rinchiuderlo dentro il ventre della terra!
Allora ho pensato a una delle sue ultime parole:
“Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore
non porta frutto; se invece muore porta molto frutto”.

Preghiamo
Signore Gesù
sepolto nel ventre della terra,
disceso tra i morti in attesa della vita eterna, che tu hai promesso,
ti affidiamo le anime di coloro che hanno dato la vita
per la pace perché la loro memoria porti sempre frutto.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Amen




Riflessione del Vescovo Domenico


Stabat Mater (G. Geraci, 1971)

Stabat Mater dolorósa
iuxta crucem lacrimósa,
dum pendébat Fílius.

Cuius ánimam geméntem,
contristátam et doléntem
pertransívit gládius.

Quando corpus moriétur,
fac, ut ánimae donétur
paradísi glória.

La Madre addolorata stava
in lacrime presso la Croce
mentre pendeva il Figlio.

E il suo animo gemente,
contristato e dolente
era trafitto da una spada.

E quando il mio corpo morirà
fa' che all'anima sia data
la gloria del Paradiso.



Epilogo
Il mattino di Pasqua

Maria Maddalena

Le festività pasquali erano ormai finite,
e anche solo spostare quella grossa pietra sigillata sul suo sepolcro,
era un’impresa impossibile.
Il giorno dopo quel santo sabato,
quando faceva ancora buio, andai al sepolcro,
non so perché, ma ci andai, non potevo stare ferma,
ho attaccato piedi, mani, occhi al cuore e correvo
ero ancora sconvolta, ero troppo coinvolta… e andai al sepolcro
andai con un olio profumato, pronta a un ultimo estremo saluto…
al giungere delle prime luci dell'alba è cambiato tutto,
la pietra era stata rotolata, il suo corpo sparito,
allora piansi, piansi…
nemmeno da morto lasciano in pace il mio maestro!
io cercavo il cadavere, ma lui era vivo...
lui era un corpo, sì, era un corpo vivo, in piedi!
... io lo cercavo muto, ormai inerme, lui mi parlava!
... io piangevo, non lo riconoscevo,
io cercavo lui, ma è stato lui a trovare me
e mi ha chiamata per nome: "Maria".
Non riuscivo a reggere il suo sguardo e mi sono voltata
e lui mi ha inviata agli apostoli
a dire, anzi a gridare che è vivo, sì è vivo, ...
lo dico anche a voi...
Gesù è risorto, Gesù è vivo....

Victimæ paschali laude (Gregoriano)

Victimæ pascháli laudes
ímmolent christiáni.

Agnus redémit oves:
Christus ínnocens Patri
reconciliávit peccatóres.

Mors et vita duéllo
conflixére mirándo:
dux vitæ mórtuus,
regnat vivus.

Dic nobis María,
quid vidísti in via?
Sepulcrum Christi vivéntis,
et glóriam vidi resurgéntis:
Angélicos testes,
sudárium et vestes.
Surréxit Christus spes mea:
præcédet suos in Galilæam.

Scimus Christum surrexísse
a mortuis vere:
Tu nobis, victor Rex, miserére.

Alla vittima pasquale, si innalzi il sacrificio di lode.

L'Agnello ha redento il gregge,
Cristo l'Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello:
il Signore della vita era morto, ma ora, vivo, trionfa.

Raccontaci, Maria, che hai visto sulla via?
La tomba del Cristo vivente, la gloria del risorto;
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le vesti;
Cristo, mia speranza è risorto e precede i suoi in Galilea.

Sì, ne siamo certi: Cristo è veramente risorto.
Tu, Re vittorioso, abbi pietà di noi.