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Indicazioni liturgiche e canti

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Home page  /   Quaresima e Pasqua 2023  /   Indicazioni liturgiche e canti

Materiali scaricabili:
- canto di ingresso “Perdona o Signore”
- Atto penitenziale
- Canto "Lode a te o Cristo"
- canto di ingresso "Giorno di vita"
- Inno "Vieni Santo Spirito di Dio"
- Canto "Ho visto l'acqua"
- Salmodia per i tempi di Quaresima e Pasqua

indicazioni liturgiche e Linee utili per la predicazione FORMATO PDF

INDICAZIONI RITUALI PER IL TEMPO DI QUARESIMA

  • In linea con l’ordinamento generale del Messale Romano, riguardo all’aula liturgica, si ricorda che non si orni l’altare con i fiori, né si suonino gli strumenti musicali quando essi non sostengono le voci in canto (cf Paschalis Sollemnitatis n. 17).
  • Sempre a riguardo dell’aula liturgica si suggerisce di porre vicino al fonte battesimale l’icona della Pentecoste.
  • In allegato viene proposto il canto di ingresso “Perdona o Signore” per le domeniche di Quaresima.
  • Sempre all’ingresso, per i cori ritmici, è possibile proporre il canto composto da Gianluca Anselmi e Anna Benedetti del progetto diocesano Ecco perché canto (con la collaborazione dell’Ufficio liturgico e del Centro di Pastorale Giovanile) dal titolo “Come è grande il tuo amore” che si può ascoltare CLICCANDO QUI
  • Si suggerisce di vivere, l’atto penitenziale secondo la I formula proposta dal Messale. Dopo aver introdotto l’atto penitenziale, invitando i fedeli al pentimento, il sacerdote lasci un adeguato tempo di silenzio e reciti con tutti fedeli la preghiera del “Confesso a Dio”. In allegato trovate la melodia per la triplice invocazione: Kyrie eleison
  • In allegato è possibile trovare lo spartito per la salmodia delle domeniche di Quaresima (a cura del M° Geraci).
  • In allegato è possibile trovare lo spartito per l’acclamazione al Vangelo per le domeniche di Quaresima (a cura del M° Geraci).
  • Si suggerisce di partecipare alle preghiere dei fedeli con un momento di silenzio orante al posto recitare l’invocazione comunitaria “Ascoltaci, Signore” dopo le diverse intenzioni. (OLM n. 31)
  • Al Mistero della fede si risponde nel canto con: “Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione salvaci, o Salvatore del mondo”.
  • Per quanto riguarda i testi liturgici almeno nelle domeniche, si utilizzi, come suggerito dalla nuova edizione italiana del Messale romano, la orazione “sul popolo” (presenti fin dagli antichi sacramentari).
  • Si suggerisca ai fedeli di vivere questo tempo liturgico come cammino in vista della riconciliazione sacramentale, che opportunamente può concludere l’itinerario quaresimale, conducendo ad una più piena partecipazione sacramentale al mistero pasquale nel triduo sacro (cf Paschalis Sollemnitatis n. 21). Per evidenziare la dimensione ecclesiale della penitenza è bene proporre la celebrazione penitenziale in forma comunitaria (con confessione e assoluzione individuale).

INDICAZIONI RITUALI PER ILTEMPO DI PASQUA

  • All’ingresso si suggerisce il canto Giorno di vita (arrangiamento M° Geraci).
  • Per il giorno di Pentecoste si faccia il canto Vieni Santo Spirito di Dio (M° Geraci).
  • Sempre all’ingresso per i cori ritmici è possibile proporre il canto composto da Gianluca Anselmi e Anna Benedetti del progetto diocesano Ecco perché canto (con la collaborazione dell’Ufficio liturgico e del Centro di Pastorale Giovanile) dal titolo “E’ risorto davvero” che si può ascoltare CLICCANDO QUI.
  • Per il tempo di Pasqua in vista della centralità della esperienza battesimale si invitano le parrocchie a sostituire l’atto penitenziale con il rito per l’aspersione domenicale dell’acqua benedetta. Si consiglia l’uso del II formulario previsto per questo rito. Si accompagni il rito con il canto “J’ai vu l’eau vive” (Ho visto l'acqua) di J-P. Lécot proposto in allegato con testo in lingua italiana.
  • In allegato è possibile trovare lo spartito per la salmodia delle domeniche di Pasqua, Ascensione e Pentecoste (a cura del M° Geraci).
  • A memoria del fatto che siamo divenuti nuove creature in Cristo attraverso il battesimo, chiamati ad annunciare il Vangelo come i discepoli che hanno il contrato il risorto, si propone di utilizzare durante la cinquantina pasquale la professione di fede con il simbolo detto “degli Apostoli”.
  • Si canti il prefazio.
  • Al Mistero della fede si risponde nel canto con: “Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice, annunciamo la tua morte, Signore, nell’attesa della sua venuta”.
  • Un’ulteriore attenzione per il tempo di Pasqua potrebbe essere riservata al canto dell’Agnello di Dio. In esso per tre volte si invoca la presenza di Cristo che toglie i peccati del mondo perché possa avere pietà di noi e possa donarci la sua pace. La pace come ci ricordano i Vangeli del tempo Pasquale è sempre dono del risorto.


LINEE UTILI PER LA PREDICAZIONE

Il tempo di Quaresima presenta attraverso il lezionario un percorso specifico al fedele. Nella predicazione è bene tenere conto di questa unità di impostazione. Di seguito si pongono in evidenza alcune linee utili per la predicazione a partire dall’importanza di abitare la Casa del Signore, ovvero di gustare il dono di essere chiamati, attraverso il battesimo, a far parte della Chiesa:

I Domenica: Il vangelo presenta le Tentazioni di Gesù. Si può mettere in luce l’espressione di Gesù: “L’uomo vive di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” richiamando come proprio attraverso l’ascolto della Parola di Dio emerge la nostra identità di assemblea di chiamati. Il peccato, da cui si è invitati in questo tempo a prendere le distanze, consiste nel voler uscire dalla logica comunionale e fraterna. La tentazione infatti mette in dubbio che non ci sia posto abbastanza nella casa di Dio per ciascuno di noi e ci spinge a vedere l’altro come un avversario più che un fratello.

II Domenica: Il brano della Trasfigurazione risveglia la pienezza di vita che abita il Cristo e che viene trasmessa a noi come bellezza. Il bello dell’essere Figli ci viene comunicato dalla frase: “E’ bello per noi essere qui”. Anche noi riuniti in assemblea sperimentiamo la gioia di vedere in Cristo la piena trasparenza dell’amore del Padre. Questa è l’opportunità che ci viene donata dal vivere la fede nella comunità cristiana.

III Domenica: nel dialogo con la samaritana Gesù afferma: “Sono io che parlo con te”. In questa domenica si può richiamare l’opportunità del dono del battesimo come incontro personale con Cristo, che si rinnova continuamente nell’efficacia dei sacramenti (cf I scrutinio RICA). Vivere la fede significa non chiudersi nell’individualismo, ma sempre essere disposti ad aprirsi all’altro.

IV Domenica: il cieco nato guarito nella sua cecità fisica è illuminato (cf II scrutinio RICA) dalla luce di Cristo e può dire. “Credo Signore”. Ma non si accontenta di questo, annuncia l’opportunità bella di essere discepoli del Signore: “Volete diventare suoi discepoli anche voi?”. Come ricorda la seconda lettura, siamo invitati a comportarci come figli della luce e a diffondere il Vangelo di Cristo. La Chiesa esiste per evangelizzare!

V Domenica: la risuscitazione di Lazzaro (cf III scrutinio RICA) ci presenta la pienezza di vita che abita in Cristo e che, nell’orizzonte biblico, è da sempre prerogativa di Dio. Gesù ridona la vita a Lazzaro chiamandolo per nome dalle tenebre del sepolcro: “Chiunque vive e crede in me non morirà in eterno”. La comunità cristiana vive nella prospettiva della vita eterna, ovvero, della vita in pienezza che solo Dio ha in sé e che ci comunica in Cristo. Nel battesimo attraverso l’invocazione trinitaria veniamo immersi nella vita di Dio. Il nostro essere Chiesa pellegrina sulla terra ci fa alzare lo sguardo verso la patria del cielo.

Domenica delle Palme: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore” proclamiamo nel canto durante la preghiera eucaristica. Attraverso la Chiesa abbiamo la possibilità di accedere nel sacramento dell’Eucaristia alla presenza vivente del Signore. Come il centurione sotto la croce possiamo riconoscerlo e con la nostra bocca proclamare la signoria di Cristo.

Si è voluto mettere in luce, attraverso qualche breve tratto, i lineamenti della fisionomia ecclesiale per gustare nel giorno di Pasqua l’essere comunità in cammino come ci ricordano i discepoli di Emmaus.

Se hai bisogno di altre informazioni contatta la persona o l’ufficio diocesano di riferimento
don Carlo Dalla Verde
Direttore Ufficio Liturgico e Direttore Casa S. Fidenzio
045 8083789