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Al centro della celebrazione dell'Eucaristia si trovano il pane e il vino i quali, per le parole di Cristo e per l'invocazione dello Spirito Santo, diventano il Corpo e il Sangue di Cristo. Fedele al comando del Signore, la Chiesa continua a fare, in memoria di lui, fino al suo glorioso ritorno, ciò che egli ha fatto la vigilia della sua passione: «Prese il pane...», «Prese il calice del vino...». Diventando misteriosamente il Corpo e il Sangue di Cristo, i segni del pane e del vino continuano a significare anche la bontà della creazione. Così, all'offertorio, rendiamo grazie al Creatore per il pane e per il vino, «frutto del lavoro dell'uomo», ma prima ancora «frutto della terra» e «della vite», doni del Creatore. Nel gesto di Melchisedek, re e sacerdote, che «offrì pane e vino» (Gn 14,18) la Chiesa vede una prefigurazione della sua propria offerta. Catechismo della Chiesa cattolica 1333).
La parrocchia di Santissima Trinità in Monte Oliveto protagonista di un importante convegno scientifico.
L'introduzione al Consiglio episcopale permanente della Cei - in corso a Roma fino al 22 marzo - a cui partecipa anche il Vescovo Domenico.
Un incontro sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune.